28-03-2024
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Archivi giornalieri: 12/11/2011

Benvenuto Vino Novello degustazione dai Fratelli Mazza

Un ciuccietto da bimbo, ma con l’innesto di un tappo di sughero per salutare l’arrivo del vino novello, il vino “neonato” che dal 6 novembre, come previsto dalle normative, può essere immesso al consumo. E’ questa l’immagine che caratterizza la quarta edizione di “Benvenuto Novello”, la degustazione organizzata dall’azienda ragusana Fratelli Mazza – Wine Selection, che in questo fine settimana ha voluto celebrare anche la festa di San Martino abbinando alle frittelle il vino nato dall’ultima vendemmia. Già sabato mattina sono stati tanti i giovani che hanno affollato la cantina dell’azienda, in contrada Pianetti a Ragusa, per un’ottima degustazione di frittelle calde abbinate al buon vino novello, prodotto dopo l’attenta selezione dei vitigni e la raccolta tradizionale delle uve durante il periodo estivo. La Fratelli Mazza – Wine Selection ha selezionato i migliori produttori per offrire il massimo ad un pubblico sempre più attento al gusto e alle produzioni ricercate. “Ma attenzione, il vino novello non va confuso con il vino nuovo – spiega il sommelier Claudio Mazza che assieme al fratello Daniele ha preso le redini dell’azienda di famiglia -. Il vino novello è un vino concepito per essere la novità, ma non ha un’evoluzione, una vera e propria trasformazione. Lo si produce mediante la macerazione carbonica. I chicchi non vengono spremuti, come si fa normalmente e come accade per il vino nuovo, ma vengono messi a macerare in un contenitore chiuso dove avviene la fermentazione. Il vino, ad un mese dalla vendemmia è già pronto per essere spillato e servito”. Il novello è un vino che ben si abbina con tutti i piatti. “Ha un residuo zuccherino ma ha anche il giusto brio dato ancora dall’anidride carbonica – spiega ancora Claudio Mazza – offrendo una piacevolezza immediata. Anticipa l’annata 2011. Per le sue caratteristiche ben si adatta a qualsiasi piatto, non solo primi o secondi, sia di carne che di pesce, ma può essere sorseggiato per accompagnare i dolci. Servito a 8 gradi è un vino poliedrico che ben si presta a differenti usi. Il novello ripropone il frutto di stagione, leggermente acidulo. Bevendolo, è possibile sentire i profumi della frutta autunnale”.

PIANO PAESISTICO, SODDISFAZIONE DEGLI AMBIENTALISTI

Ambientalisti soddisfatti per la decisione del Cga di Palermo che ha sospeso la sentenza del Tar con cui si bocciava il Piano paesaggistico. “E’ durata poco – scrivono Legambiente di Ragusa, Modica e Vittoria – l’euforia degli speculatori e dei loro collaboratori politici per la sentenza del Tar di Catania, che bloccava il piano paesistico. Il Cga di Palermo ribaltando la sentenza di primo grado ne ha sospeso gli effetti, per cui il territorio della provincia di Ragusa ritorna sotto tutela, almeno fino a sentenza definitiva. Un primo importante risultato per il quale Legambiente si è fortemente impegnata. E’ fatta salva così una grande opportunità per il territorio che potrà ancora contare su grandi aree di straordinaria bellezza da mantenere per le generazioni future e da mettere sul piatto, sia dell’offerta turistica non di rapina che degli investimenti economici votati alla green economy, l’unico settore che in piena crisi non solo non perde posti di lavoro ma addirittura li incrementa e che si candida a nuovo modello economico per l’intero paese. Di ciò – spiegano gli ambientalisti – si sono accorte le varie categorie produttive e la stessa Camera di Commercio che negli ultimi giorni sembrano aver abbandonato la posizione che vedeva nel piano paesaggistico l’origine di tutti i mali e un macigno sull’economia locale aprendo invece ad un dialogo con le Associazioni ambientaliste, e lasciando isolata una classe politica locale arroccata nella difesa degli interessi di pochi amici e cortigiani a scapito della maggioranza di cittadini e imprese. Coloro che – dice Legambiente – avevano esultato alla sentenza del Tar, Sindaco di Ragusa in testa, dovrebbero fare oggi un bagno di umiltà ricordandosi che la partita è ancora lunga”. Legambiente lancia un monito: “Occorre impedire che si producano danni a seguito di eventuali autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in questi due ultimi mesi di assenza di strumenti di tutela del territorio. E’ pertanto doveroso da parte della soprintendenza annullare in autotutela tutte le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in aree di tutela 1, 2 e 3 e riconsiderarle alla luce dell’ordinanza del Cga”.

 

Welfare per il territorio. Convegni a Modica

Convegni, seminari, laboratori, workshop. Tutto concentrato in due giorni. E tutto riservato al mondo del terzo settore della provincia di Ragusa. Torna la tappa provinciale della Rete regionale Solco Catania con il progetto ambizioso voluto e sviluppato dal consorzio Sol.Coop. ibleo, la rete provinciale di imprese sociali ragusane, che ha organizzato per il 17 e il 18 novembre a Modica, al teatro Garibaldi, nei locali della Società operaia e nell’aula del Consiglio comunale, la seconda edizione dell’happening ibleo della solidarietà. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno a Ragusa, stavolta riflettori puntati su Modica per un appuntamento inserito nel contesto del 12° happening regionale in cui il terzo settore italiano si incontra in Sicilia sui grandi temi dello sviluppo e dell’economia.

 

Cerimonia per i caduti di Nassiriya

In occasione dell’8° anniversario della strage di Nassiriya, alla presenza di una rappresentanza dei carabinieri della provincia in servizio e congedo, del delegati Cobar Sicilia, sabato mattina è stata officiata una messa nella chiesa di San Francesco a Ragusa. E’ stata poi deposta una corona al monumento ai caduti di Nassiriya, situato nell’omonima piazza davanti alla sede del Comando provinciale carabinieri di Ragusa. La strage avvenne il 12 novembre del 2003, alle 10.40 ore locali. Un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base militare italiana, provocando l’esplosione del deposito munizioni e la morte di 28 persone 19 italiani e 9 iracheni, oltre a 140 feriti. Nella strage rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla (che perì nell’attentato) che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani.

 

ERGASTERION, STUDI SU CATACOMBE E IPOGEI DEL RAGUSANO

Un’attenta ricognizione tra le catacombe e gli ipogei del Ragusano, usando una metodologia assolutamente innovativa: il puntamento Gis e le carte con zoom dinamico. E’questo quanto emerso nel corso del secondo appuntamento con Ergasterion, fucina di archeologia, tenutosi all’auditorium San Rocco di Ibla. La seconda tappa del ciclo di incontri promosso dalla sezione del capoluogo ibleo dell’associazione SiciliAntica ha visto in primo piano la relazione di Clorinda Arezzo, specializzanda in Archeologia medioevale alla Cattolica di Milano, che ha illustrato ai partecipanti i passi avanti compiuti sul fronte del censimento, della catalogazione e della documentazione delle evidenze funerarie presenti nel territorio ragusano. L’archeologa ha chiarito che l’applicazione pratica della nuova metodologia ha prodotto modelli relativi a due zone del sud-ovest del capoluogo: la prima area, contrada Sant’Anna, contrada Mieta e contrada Scifazzo, localizzata nell’ambito della cava Renna; la seconda, contrada Carnesala-Tresauro. “Una metodologia di sicuro interesse – ha chiarito la Arezzo – che apre una serie di riflessioni che potranno guidare le future ricerche”. Di affinità esistenti tra le tipologie funerarie maltesi e iblee, dal IV al VI secolo, ha parlato, invece, Maria Domenica Lo Faro, specializzata in Archeologia post-classica presso l’Università di Bari, dottore di ricerca nello stesso Ateneo. “Perché queste analogie? – si è chiesta Lo Faro – Una delle ipotesi già esposte nel tempo, e che tuttavia è difficile verificare, è che esistessero delle maestranze che in qualche modo riuscivano a trasmettersi il sapere in questione optando per scelte monumentali particolari che testimoniano affinità specifiche. Alla base di queste trasmissioni potevano esserci scambi commerciali tra le due comunità, quella maltese e quella iblea”. Monica Carbone, laurea specialistica presso l’Università di Palermo, sede di Agrigento, si è invece soffermata sulle testimonianze archeologiche tardoantiche più evidenti conservate nel paesaggio archeologico di Scicli. “Lo studio sui cimiteri paleocristiani ipogei delle contrade Donnafridda e Biddiemi lungo la cava Sant’Antonino nell’altopiano ibleo – ha detto la Carbone – è stato effettuato attraverso il censimento e l’analisi strutturale delle camere ipogee per poterne comprendere le dinamiche evolutive partendo dalla configurazione plani volumetrica”. Infine Carmelo Scafè, laureato in Archeologia all’Università di Ravenna, ha fornito gli elementi di una ricerca avente per obiettivo quello di accrescere la documentazione archeologica relativa al fenomeno rupestre nell’ambito del territorio della città di Ragusa, nonché quello di fornire, tramite l’analisi dei dati ricavati dall’indagine territoriale, un quadro quanto più dettagliato ed esatto possibile sull’evoluzione del popolamento del territorio nelle immediate vicinanze del capoluogo. Scafè, inoltre, ha esposto i risultati della ricerca sul campo che ha condotto a svariate riprese nell’arco dei 14 mesi tra il luglio 2005 e il settembre 2006 lungo il “corso” di Cava San Leonardo con l’obiettivo di fornire uno spaccato quanto più attendibile del contesto in cui nacque e si sviluppò la cultura rupestre o, più in generale, l’abitudine di ricavare ed utilizzare gli ipogei.

 

Fiera Emaia, convegno sul federalismo municipale

Partecipato il convegno organizzato da Fiera Emaia in collaborazione con Agenzia delle Entrate e Comune di Vittoria. Di particolare interesse l’argomento trattato: “Federalismo municipale in Sicilia e contrasto all’evasione fiscale. I Comuni in prima linea”. Da tutti gli interventi è emersa la necessità di definizione di riforme che possano portare all’attuazione del federalismo municipale. Accanto alle riforme, un appello alla Regione affinché trovi soluzioni normative adeguate a sbloccare i trasferimenti statali compensativi, rimasti al palo in conseguenza del ricorso della Regione alla Corte costituzionale avverso il decreto di attuazione del federalismo municipale che lede le prerogative derivanti dallo Statuto della Regione siciliana stessa.

 

CORSO DI AUTO-CONSAPEVOLEZZA

“Il benessere psicologico: star bene nella propria pelle” è il tema di un incontro con la dr.ssa Sabrina D’Amanti, psicologa e psicoterapeuta, che si tiene alla libreria Saltatempo di Ragusa martedì 15 alle 19.

 

Ritardi nei pagamenti degli stipendi degli operatori ecologici di Giarratana. La Cgil minaccia lo sciopero

Proclamato lo stato di agitazione, avvio della procedura di raffreddamento e comunicazione assemblea con sit – in di protesta degli operatori ecologici di Giarratana che devono ancora percepire lo stipendio del mese di settembre e che hanno, tra un paio di giorni, in scadenza anche quello del mese di ottobre. Questi i motivi alla base dello stato di agitazione proclamato dagli operatori ecologici del centro montano. I ritardi nei pagamenti degli stipendi sono da attribuire all’amministrazione comunale di Giarratana, perché da circa 4 mesi non emette nei confronti dell’impresa ecologica, regolari mandati di pagamento. La Fp Cgil di Ragusa annuncia che qualora ai lavoratori, il 15 novembre, non vengano corrisposte le mensilità di settembre e ottobre, verrà proclamato lo sciopero.

 

“Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa”

Presenze significative e di qualità. Il modo migliore per sottolineare le caratteristiche dell’artigianato e della piccola e media impresa della provincia di Ragusa. E’ il senso della serata celebrativa in programma sabato 19 novembre alle 18.00 nell’auditorium della Scuola regionale dello Sport, nel capoluogo ibleo. Promossa dalla Cna provinciale, con il contributo della Camcom della Provincia, della Bapr e del Consorzio Unifidi, la nona edizione della “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa” si propone di evidenziare l’organicità di un apparato produttivo che, nonostante la crisi globale, riesce ancora a resistere. Sarà presente il presidente nazionale Cna, Ivan Malavasi. In questa occasione si terrà la cerimonia di consegna della seconda edizione del premio “Pippo Tumino”, dedicato alla memoria dell’indimenticato dirigente della confederazione. Nell’ambito della stessa manifestazione, si procederà anche con la cerimonia di consegna del premio “Tesi di laurea”, giunto alla seconda edizione e promosso dal Centro studi artigianato e Pmi della Cna iblea. Un ulteriore premio, in questo contesto, è stato messo a disposizione dalla Fondazione “Cesare e Doris Zipelli”. L’intervento introduttivo è a cura del presidente provinciale di Cna, Giuseppe Massari.

 

Operazione Flash Back, al via il processo

Al via davanti alla Corte d’Assise d’Appello (presidente Antonio Maiorana) il processo di secondo grado ai danni di sette vittoriesi condannati in primo grado a complessivi 80 anni e sei mesi di reclusione. Gli imputati sono finiti in carcere il 16 aprile del 2008 nell’operazione “Flash-back” condotta da carabinieri e polizia. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni con l’aggravante dell’uso delle armi. Ieri il sostituto procuratore generale Domenico Platania ha chiesto ed ottenuto la sospensione dei termini di custodia che sarebbero scaduti a marzo. Gli imputati, quindi, restano in cella. Respinta, invece, la richiesta di riapertura dell’istruttoria avanzata dall’avvocato Platania per conto di Candiano. Il legale aveva chiesto una perizia fonica e l’escussione di un teste. La Corte ha detto di no.

 

Depotenziato il reparto di Urologia dell’Ospedale di Comiso. Il sindaco Alfano attacca il dirigente Asp Serrao

Il dirigente dell’area chirurgica dell’Asp Ragusa, dottor Serrao, ha disposto il divieto di effettuare interventi chirurgici di urologia presso il reparto dell’ospedale di Comiso qualora comportino ricovero anche per una sola notte. “Sono esterrefatto dell’atteggiamento persecutorio e ottuso col quale si continua a porre in essere il piano ormai smaccatamente chiaro tendente ad annullare ogni funzionalità dell’Ospedale Regina Margherita – dichiara il sindaco Giuseppe Alfano – Ho appreso oggi la decisione del dottor Serrao. Il mio stupore è motivato da due ragioni. La prima, perché la disposizione del dottor Serrao contraddice le decisioni assunte in precedenza da altri e più alti dirigenti dell’Asp, che invece avevano previsto tale tipologia di interventi. La seconda è grave ancor più perché tali interventi hanno luogo a Ragusa con ricovero ordinario e costringono i pazienti a più pernottamenti in ospedale per pretese ragioni organizzative, sottoponendo, pertanto, a maggiori spese l’azienda sanitaria e ciò contraddice il principio di economicità tante volte invocato, mentre a Comiso tale tipologia di interventi sono avvenuti o in regime di day surgery o, al massimo, con un solo pernottamento in ospedale”.

Fognolo di viale del Fante. Si allungano i tempi: il Comune deve rifare il progetto formale

Che fine ha fatto il progetto di sistemazione del fognolo di viale del Fante a Ragusa, il secondo intervento, quello di imperiosa urgenza, che il Comune di Ragusa avrebbe dovuto realizzare in tempi stretti, a seguito del secondo crollo che ha interessato la zona? Siamo ancora alla fase progettuale. Proprio in questa settimana, i tecnici del Comune capoluogo hanno incontrato i rappresentanti della Protezione civile per esaminare, in maniera congiunta, il progetto proposto dall’amministrazione. Mesi fa la Protezione civile aveva sollecitato delle modifiche alla prima bozza che aveva ricevuto da palazzo dell’Aquila. Dopo le richieste di revisione, il Comune aveva finalmente inserito i cambiamenti sollecitati, e quella bozza, rivista, è stata appunto oggetto di questa ultima riunione. Adesso il Comune deve fare il progetto formale. I tempi, insomma, si allungano ulteriormente. Tutto lascia pensare che nemmeno per gennaio 2012 si possa avere speranza di riaprire la metà della carreggiata di viale del Fante, soggetta al crollo, dopo l’ultimo cedimento del costone. Nella prima ipotesi presentata dal Comune al dipartimento regionale della Protezione civile di Ragusa si chiedeva un finanziamento di 300 mila euro, per realizzare il semplice ripristino del fognolo. L’idea non è piaciuta al responsabile della Protezione civile iblea, l’ingegnere Chiarina Corallo, che ha invece chiesto una modifica essenziale: apportare la previsione di una tubatura aggiuntiva. Secondo la Protezione civile, infatti, non era possibile chiedere un altro finanziamento a Palermo (dato che si tratta della seconda istanza, visto che il primo finanziamento ottenuto e utilizzato, concretizzatosi in un intervento tampone, non è stato sufficiente ad arginare il problema). Eseguire un altro intervento tampone, senza avere certezza di riuscire a far fronte a una nuova emergenza era impensabile per la Protezione civile. Adesso si attende il nuovo progetto in versione definitiva. L’ingegnere Corallo, comunque, fa presente che allo stato attuale, non ha certezza sul finanziamento che poi si dovrà richiedere e ottenere a Palermo, alla sede regionale della Protezione civile.

Piano paesistico, Fabio Granata: “Adesso applichiamolo per preservare il patrimonio degli iblei”

“Esprimo grande soddisfazione per la decisione del Cga sul piano paesaggistico ragusano. Ora subito la sua immediata e intelligente applicazione per preservare il patrimonio più grande degli Iblei: il paesaggio ambientale e culturale”. Lo ha detto il vice coordinatore nazionale di Futuro e Libertà Fabio Granata, commentando la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa. “Il paesaggio è un elemento indispensabile di sviluppo e identità culturale e la Sicilia e gli Iblei non possono fare passi indietro”- ha commentato Granata-. “Cultura, viticoltura, zootecnia, innovazione, agricoltura avanzata, turismo culturale troveranno sempre più negli Iblei un luogo privilegiato a condizione che sia preservato il paesaggio e l’anima dei luoghi”.

Orsa Ragusa

Dimenticare l’ennesima sconfitta, il 4 – 0 contro l’Atletico Gela, per cercare di dare una spinta alla classifica. L’Orsa domenica sarà in campo a Troina contro una squadra che ha attualmente dieci punti, a fronte dei sei degli oratoriani. Al momento c’è un gruppo di una decina di squadre tra zero e dieci punti. Una classifica cortissima nella parte bassa che rende ancora più difficile la battaglia della squadra salesiana per centrare la salvezza. Anche se il campionato è lungo, nel mercato di dicembre con tutta probabilità si correrà ai ripari. Manca un attaccante d’esperienza, e la società oratoriana cercherà di trovare qualcuno, anche se non è facile. Mister Gulino dovrà fare a meno dello squalificato Lucenti.

Dossier Caritas Migranti

Immigrati in aumento, in provincia di Ragusa. E nonostante in molti lavorino, la crisi economica minaccia fortemente pure i cittadini stranieri. La “fotografia” nei dati presentati dalla Caritas. “La popolazione immigrata in Provincia di Ragusa – spiegano i redattori dell’annuale dossier – continua a salire, a differenza di quanto succede in Italia dove la popolazione straniera è ferma ai valori del 2009. Al 31 dicembre 2010 sono presenti sul territorio provinciale 20.956 residenti stranieri, con un incremento del 13,4% rispetto all’anno precedente e un’incidenza sul totale dei residenti al 6,6% (contro una media italiana del 7,5%). Le prime tre collettività assorbono il 72% delle presenze. I cittadini stranieri più numerosi sono i tunisini (6.962) seguiti dai rumeni (5.169) e dagli albanesi (2.959). Ragusa si conferma la provincia italiana a più alto tasso maschile (58,4%). Il maggior numero di residenti stranieri si trova nel comune di Vittoria (5.179), seguito da Ragusa (3.902) e Comiso (2.222). L’incidenza più alta sulla popolazione si registra ad Acate (20,1%) seguita da Santa Croce Camerina (17,7%)”. Un dato significativo riguarda la scuola. “Annualmente – spiega Vincenzo La Monica – il numero di bambini e ragazzi con cittadinanza non italiana iscritti alle classi siciliane aumenta in modo sostanzioso, a testimoniare una presenza sempre più stabile di immigrati che rendono la scuola un cantiere in cui si costruisce cittadinanza. Gli studenti iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado nell’anno scolastico 2010-2011 sono stati 2.793 in rappresentanza del 5,3% della popolazione scolastica totale (media siciliana 2,3%). Il 39% di questi alunni è nato in Italia ed è la mancanza di una legge sulla cittadinanza più moderna e più attenta ai bisogni delle seconde generazioni che ci costringe a contarli tra gli stranieri”. L’esame dei dati lavorativi è una prima spia della crisi che colpisce anche gli stranieri. Secondo gli archivi Inail, Ragusa conferma la presenza di 16.891 lavoratori nati all’estero nel corso del 2010. L’incidenza di questi lavoratori sale così ad una percentuale del 18,3% contro una media italiana del 16,8%. Il 62,6% lavora nel settore agricolo. Quella di Ragusa è l’unica provincia in Sicilia a registrare un saldo positivo tra le assunzioni e le cessazioni lavorative nel corso del 2010. Mentre la Sicilia ha perso quasi 1.000 posti di lavoro tra i nati all’estero, quella di Ragusa ne guadagna 285. Ma sono tutti da attribuire al settore agricolo, mentre il settore dei servizi e dell’industria ha perso posti di lavoro tra gli stranieri.

Torna in vigore il piano paesaggistico; accolto dal Cga il ricorso della Regione

La prima sezione del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha accolto la richiesta di sospensiva sulla sentenza del Tar di Catania che “bocciava” il Piano paesistico della Provincia di Ragusa. Era stata la Regione siciliana, con l’assessorato Beni culturali, a rivolgersi ai giudici di secondo grado per chiedere la sospensiva. Questo vuol dire che il Piano torna nuovamente ad essere in vigore, con tutte le norme di salvaguardia. Contro la richiesta della Regione, avevano presentato appello dinanzi al Consiglio di giustizia amministrativa il Comune di Ragusa e la Provincia. A darne comunicazione è stata Legambiente Sicilia: “Il piano paesistico di Ragusa torna pienamente in vigore con tutti i suoi effetti di tutela e conservazione del patrimonio dei beni culturali e naturalistici. A questo punto l’iter di approvazione di tutti gli altri piani, a partire da quelli di Siracusa e delle Egadi, che si erano arenati a causa della sentenza del Tar, deve riprendere celermente”. Anche Legambiente si era costituita in giudizio contro la sentenza del Tar, ma la sua richiesta non è stata accolta. Poco cambia, dal momento che comunque l’obiettivo degli ambientalisti e della Regione per tutelare il territorio ibleo è stato raggiunto. Grande soddisfazione viene espressa anche dal soprintendente di Ragusa, Alessandro Ferrara, il quale fa sapere che le osservazioni al Piano sono state tutte esitate e si va verso l’approvazione definitiva dello strumento di tutela che “non nega l’agire antropico”, ma appunto regolamenta gli interventi. “Speravo si potesse discutere in materia diversa” – risponde il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale che aveva condotto la battaglia contro questo piano. Per Dipasquale, che per primo si era rivolto ai giudici amministrativi per stoppare il piano, con il ricorso al Cga, “si è percorsa la strada peggiore”.

Agricoltura in crisi, i produttori si mettono insieme

Un grande gruppo d’acquisto che possa aggregare i commissionari ortofrutticoli, i singoli produttori e le maestranze per avere maggiore potere contrattuale con la grande distribuzione organizzata. La proposta parte da Santa Croce grazie al portavoce dei gruppi d’acquisto, Guglielmo Occhipinti. Al mercato ortofrutticolo il crollo dei prezzi è terribile. La zucchina viene venduta 60 centesimi al chilo, il cetriolo 50, la melenzana 80, il peperone 70. In quota solo il pomodoro ciliegino che viene venduto nei mercati ad 1euro e 50 al chilogrammo. I gruppi d’acquisto di Santa Croce stanno quindi lavorando per costruire un’alleanza tra i piccoli produttori per tentare di recuperare le perdite.

Santa Croce, Città futura si prepara alle elezioni

Il movimento civico e di opinione aperto al contributo anche di semplici cittadini ha organizzato una serie di appuntamenti in vista delle amministrative di primavera. Domenica mattina in piazza Vittorio Emanuele confronto con i cittadini e mercoledì pomeriggio, nella sede della biblioteca, conferenza stampa di presentazione. Hanno già aderito al progetto Sel e Italia dei Valori.

Fattorie agrosociali per il recupero del disturbo da dipendenza da Internet

La Commissione Sanità all’Ars ha approvato un emendamento al testo della Finanziaria, a firma dell’On. Paolo Colianni, Mpa, che prevede l’istituzione delle Fattorie agro sociali ed agro-sanitarie, strutture destinate a fornire supporto assistenziale e sanitario ai malati di disturbi psichiatrici, bipolari, ma anche ai soggetti affetti da dipendenza da internet. L’emendamento mira “a favorire in ambito sociale l’integrazione e l’inclusione sociale attraverso prestazioni di terapia assistita, come pet-terapy, agroterapia, ippoterapia, anche a chi è affetto da disturbi legati alle dipendenze tecnologiche”. In Sicilia saranno dunque autorizzate fattorie agrosanitarie “in unità immobiliari con destinazione agricola compatibili con gli standard strutturali”. Si tratta di una formula sperimentata con successo in altre regioni, che mira a ripristinare un contatto con la realtà e con la dimensione naturale della vita in un contesto agrorurale. “Si fornisce altresì – spiega il deputato regionale – il supporto socio-assistenziale e sanitario a soggetti affetti da gravi disturbi, ai quali verrà offerta la possibilità di alleviare la propria sofferenza in strutture adeguatamente preparate, dove, insieme ai familiari, poter recuperare una dimensione vivibile del proprio io”.

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