20-04-2024
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Archivi giornalieri: 12/01/2012

IL MATRIMONIO PUO’ ATTENDERE

In una notte di luna piena un’automobile percorre una strada di campagna. Una curva pericolosa, un momento di distrazione. Uno schianto squarcia il silenzio. La donna al volante e l’uomo accanto a lei sembrano non avere speranze. E’ la prima scena di un film noir dalle atmosfere rarefatte? Macché! E’ l’inizio dell’esilarante commedia con Diego Ruiz e Francesca Nunzi che sarà portata in scena per la regia di Nicola Pistoia venerdì 13 e sabato 14 gennaio alle 21 al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. “Il matrimonio può attendere” è il titolo della commedia che esplora con scrupolo malizioso le gioie e i dolori del sesso, i rapporti di coppia, il matrimonio e i piccoli grandi interrogativi dei trentenni. Info e prenotazioni ai numeri: 338.4805550 – 339.2912245 – 333.9443802.

OBBLIGO DI CATENE SOLO IN CASO DI NEVE

Esito positivo per il vertice che si è svolto in Prefettura a Ragusa mercoledì pomeriggio fra i rappresentanti dell’Anas, il Prefetto di Ragusa, i comandanti delle Forze dell’Ordine della Provincia di Ragusa e gli amministratori della Provincia e di alcuni Comuni iblei. L’obbligo di catene o pneumatici da neve anziché permanere dal 15 dicembre al 15 marzo sarà limitato soltanto in caso di presenza del fenomeno atmosferico, ovvero le catene o i pneumatici si dovranno avere a bordo solo quando nevica. Come detto, alla riunione, convocata dal Prefetto Giovanna Cagliostro, hanno preso parte il dirigente regionale dell’Anas ing. Dibennardo e il dirigente del Compartimento Anas di Catania ing. Savoia. Nel corso del confronto sono state altresì rappresentate dalle autorità locali le problematiche della rete stradale iblea che non rendono agevole l’installazione di catene o pneumatici a causa della limitata presenza di adeguate piazzole di sosta lungo le arterie stradali. Su richiesta dei rappresentanti della provincia iblea i funzionari dell’Anas hanno manifestato la piena disponibilità all’immediata valutazione della proposta di integrazione all’ordinanza con l’impegno di fornire sollecito riscontro nell’interesse dell’intera collettività provinciale. In pratica l’Anas si è impegnata a rivedere i cartelli dell’obbligo di catene in tempi brevi. “Presto i cartelli stradali saranno modificati limitando l’obbligo delle catene da neve solo in caso di condizioni meteo che ne determinano la necessità – ha subito commentato l’on. Nino Minardo del Pdl, che ha ringraziato il Prefetto e i vertici della Anas per il risultato raggiunto -, vale a dire solo in caso di neve. Era il risultato che ci aspettavamo e che garantisce la giusta sicurezza stradale evitando inopinati balzelli”.

VITTORIA, LEZIONE DI DANZE POPOLARI

Sabato 14 gennaio alle 18.30 e domenica 15 alle 10, presso il Centro Giovanile di via Baldanza 9 a Vittoria, si terranno due lezioni aperte e gratuite di danze popolari del Sud Italia ed europee. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione culturale di Vittoria Qart e mira a presentare il corso che si svolgerà per due fine settimana al mese, fino a giugno del 2012, per un totale di 48 ore. Durante il corso, tenuto dalla docente Simona Ferrigno, si affronteranno danze provenienti da varie zone geografiche. Prenotazioni ai numeri: 340.8641194 333.4990579.

ATO RAGUSA AMBIENTE MIGLIORISI PRESIDENTE DEI LIQUIDATORI

Finalmente è stato raggiunto l’apice del sistema clientelare con la complicità di gran parte dei sindaci. L’assemblea dei soci della società Ato, quella che è in liquidazione e che non è mai riuscita a gestire il sistema dei rifiuti, ha nominato il terzo liquidatore. Si tratta di Giancarlo Cugnata messo in pista dal centro destra e votato da gran parte dei Comuni ad esclusione di Modica, contraria, e di Scicli e Pozzallo, assenti. La stessa assemblea ha votato alla unanimità la nomina a presidente del collegio dei liquidatori di Giancarlo Migliorisi l’unico rimasto in carica della vecchia terna dopo le dimissioni di Santiapichi e Lucifora. Lo scandalo di parentopoli per i 19 lavoratori a progetto che ora tentano la via dell’assunzione si accresce con la nomina di Giancarlo Cugnata di Grande Sud (partito di Gianfranco Miccichè che in provincia ha tra i suoi esponenti Carmelo Incardona e Giovanni Mauro) in quanto il neo liquidatore è uno degli ideatori di quell’operazione che ebbe inizio 4 anni fa dove lui vantava una “raccomandata”. Con Cugnata, ricordiamo, amministravano l’Ato, in quella tornata, Franco Muccio, Giovanni Vindigni, Concetta Vindigni. Il dottore Migliorisi a questo punto non è più solo; liberatosi di Santiapichi e Lucifora, si sentirà a suo agio nel condividere l’afflato compassionevole nei confronti dei 19. La vicenda ormai merita veramente l’attenzione dell’antimafia così come dichiara il partito democratico: sono le istituzioni, sono i sindaci che subiscono, o accettano, o suggeriscono percorsi che nulla hanno a che vedere con la trasparenza e l’onestà che il Paese tutto, anche Ragusa, chiede alla politica.

Amministrazione Dipasquale SEMPRE PIU’ TASSE PER I RAGUSANI

Ancora altre stangate e nuovi aumenti di tasse per i cittadini di Ragusa. Incrementi, che a volte, sono solo di pochi euro, ma che sommati ai tanti altri aumenti di tributi, arrivano, complessivamente, a cifre considerevoli. Esborsi che fanno la differenza nelle tasche dei ragusani, gran parte dei quali in crisi di liquidità finanziaria. Un esempio è l’aumento della tassa per il rilascio del pass ai cittadini residenti nel centro storico di Ragusa. Dal primo di gennaio di questo nuovo anno i 350 utenti del capoluogo che usufruiscono dei pass dovranno pagare 12 euro, anziché 10. Dal 2012 costa di più anche la tabella che indica il passo carrabile. Per acquisire documenti, presso il corpo dei Vigili urbani, si pagheranno 35 euro anzichè 1 euro e 70 centesimi. Una vera e propria stangata si prevede per la retta degli asili nido. Su questi aumenti ancora non c’è nulla di ufficiale. Tanti genitori, però, preoccupati, hanno già fatto numerose telefonate all’ufficio comunale competente e hanno saputo che gli aumenti sono operativi dal primo gennaio. Ad esempio l’utente che pagava circa 150 euro, per gennaio dovrà versare più di 200 euro. Il trasporto con pulmino non sarà più gratuito: si arriverà ad un costo tra i 15 e i 20 euro. E’ già ufficiale l’aumento per la tariffa per la concessione dei suoli cimiteriali, quella dell’inumazione (da 19,37 a 50 euro), quella della tumulazione nel colombario (da 30,99 a 100 euro), il costo dell’esumazione (da 23,24 a 100 euro). Si sa anche che sono aumentati i costi idrici, per chi effettua lavori e per l’autorizzazione degli scavi, per i nuovi allacci, per le verifiche sui contatori. E poi c’è l’aumento dei costi per l’espurgo dei pozzi neri (da 18 a 62 euro al mese).

VIGILI DEL FUOCO AL FREDDO, MANCA LA CALDAIA

Sono i nostri eroi e come tali, oltre ad essere lavoratori, meriterebbero di stare al caldo e di potersi lavare con l’acqua calda quando rientrano in sede dopo averci liberato dalle più impensabili e difficili situazioni. Ed invece dal 27 dicembre le sedi dei pompieri sono al freddo e quindi il personale operativo che presta servizio per 12 ore può lavarsi solo con l’acqua fredda. Scrivono i sindacati: “L’installazione di una caldaia a metano presso la sede centrale di Ragusa, progetto redatto già qualche anno fa, che doveva essere messo in cantiere dalla Provincia Regionale, essendo l’immobile di proprietà della Provincia, non ha ancora visto la luce. Il rischio è che, con la crisi ed i tagli, possa mancare anche il carburante per gli automezzi. E’ bene che i cittadini siano informati – scrivono i vigili del fuoco – sullo stato dei disagi che stiamo vivendo. In assenza di risposte in tempi brevi, mercoledì abbiamo incontrato i rappresentanti della provincia regionale di Ragusa e nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Prefetto, saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione, riservandoci – concludono i sindacati del vigili del fuoco – eventuali altre forme civili di lotta, anche al fine di rendere noti i disagi alla collettività locale ed ai vertici della nostra amministrazione”.

Italia dei Valori spiega le ragioni della solidarietà a Gilotta

Il coordinamento provinciale di Italia dei Valori è solidalmente a fianco del Direttore Generale dell’Asp, dr. Ettore Gilotta e rigetta ogni forma di violenza e di atto intimidatorio nei confronti di chicchessia. “Le ragioni della protesta in Sicilia e nel Paese ci sono tutte ma trasformare la legittima protesta in atti di intimidazione è inaccettabile e finora tutti i cittadini, imprese e lavoratori, che si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza lavoro, hanno civilmente e democraticamente protestato e quindi siamo fermamente convinti che ci troviamo dinanzi ad uno stupido atto individuale. La protesta collettiva – scrive Italia dei valori a proposito della lettera minatoria inviata al manager Gilotta – è ben altra cosa ed è civile. Italia dei Valori è sempre a fianco di tutti coloro che oggi pagano a causa di una cattiva politica e del malcostume che ha tolto alla Sicilia legalità e sviluppo, e in tutto questo vi sono responsabilità politiche gravissime a cominciare dall’attuale governatore Lombardo che è il più degno rappresentante del cuffarismo. Alle loro scellerate politiche e ai loro alleati – conclude Italia dei valori – bisogna rispondere democraticamente mandandoli definitivamente a casa attraverso il voto”.

Precipita dalla tromba delle scale, grave bimbo di tre anni

Si sarebbe sporto troppo dalla ringhiera, precipitando giù dalla tromba delle scale. Un volo di circa cinque metri. Un bambino di tre anni si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Maggiore” di Modica, avendo riportato un forte trauma cranico. L’episodio è avvenuto intorno alle 11,30 ad Ispica in un’abitazione di via Monreale. E’ stata la mamma, secondo una prima ricostruzione, a sentire le urla del piccolo. Immediato il trasporto in ospedale, dove i medici si sono riservati la prognosi, versando il bambino in condizioni critiche. Non è escluso che venga trasferito in elisoccorso a Catania. Sull’episodio indaga la Polizia.

Operazione “Octopus” Sequestrati 500 metri di reti da pesca

Una rete posta all’imboccatura del porto di Pozzallo, in un’area di mare vietata, è stata posta sotto sequestro dalla Capitaneria di porto locale. Gli uomini della Guardia marittima, a bordo del battello GCCPA07 hanno individuato i 500 metri di rete, durante un’operazione di pattugliamento eseguita lungo il litorale ibleo. L’intervento di sequestro è stato immediatamente attuato in ottemperanza al regolamento del porto, approvato il 9 settembre del 2010, che a tutela dei pescatori professionisti rispettosi delle normative di settore, in favore della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, prevede il divieto di porre reti da pesca in zone situate in prossimità dell’imboccatura del porto. Il divieto tutela quindi le unità navali in entrata ed uscita dal porto, evitando loro di rimanere impigliate nelle maglie delle reti.

LA SICILIA SI FERMA, LA PROTESTA DEI FORCONI

Una protesta eclatante, quella del movimento dei forconi, che rischia di paralizzare l’economia della provincia in un momento in cui i prodotti orticoli segnano un buon andamento di mercato. I commissionari ortofrutticoli di contrada Petraro, a Santa Croce, condividono le ragioni della protesta. “I tempi e la modalità della protesta sono sicuramente errati – dice invece Pluchino, assessore all’agricoltura di Santa Croce -. Penalizzare il trasporto delle merci in un momento in cui i prezzi dei prodotti segnano un trend positivo è un’ulteriore tegola che si abbatte sul comparto. Occorre mobilitare e mobilitarsi in altri momenti e creare una grande attenzione sul problema dei trasporti e la crisi del mondo del lavoro”. I commissionari, riuniti in assemblea, attendono notizie dai loro colleghi di Vittoria per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. “Le ragioni del malcontento sono molteplici – aggiunge Francesco Emmolo, commissionario ortofrutticolo -. L’economia di questo lembo di Sicilia ruota attorno al trasporto su gomma. L’aumento del costo dei carburanti avrà delle ricadute significative sul trasporto delle nostre merci al nord Italia. Condividiamo le ragioni della protesta e chiediamo al mondo politico un grande senso di responsabilità”. La manifestazione organizzata dal Movimento dei Forconi, guidato da Mariano Ferro, e dall’associazione degli autotrasportatori, si svolgerà dal 16 al 20 gennaio: una protesta generale estesa all’intero territorio regionale con il blocco dei trasporti.

L’ultima chiamata per il treno Sabato 21 gennaio mobilitazione dei ferrovieri alla stazione di Ragusa

I ferrovieri della provincia di Ragusa lanciano un allarme che potrebbe essere anche l’ultimo, sul futuro ormai incertissimo, della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, la cui esistenza è messa in discussione dai continui provvedimenti di ridimensionamento e di bus selvaggio. “O si realizza immediatamente una risposta corale e forte da parte di tutti coloro che, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie responsabilità, vogliono mobilitarsi, o la linea rischia praticamente di sparire dalla carta geografica nell’arco di pochi mesi. Non è anacronistico sostenere il rilancio della linea ferrata: i costi della benzina sono così elevati da rendere insostenibile un tipo di trasporto privato basato sull’utilizzo dell’automobile – sostiene il portavoce della Cub trasporti, Pippo Gurrieri -. Il patrimonio ferroviario del nostro territorio è ancora intatto, grazie alla strenua difesa fatta in tanti anni dai lavoratori; esso può quindi rappresentare una base per impostare un sistema di mobilità veramente alternativo per tutti i comuni della provincia, le cui amministrazioni dovrebbero puntare sul treno quale sistema ecologico, sicuro e meno costoso di trasporto di un numero crescente di persone. Il paradosso – sottolineano i ferrovieri – è che qui si parla di cose che hanno dell’utopico, quando altrove rappresentano la normale gestione di un servizio tipico di paesi e regioni civili. Vuol dire che la Sicilia, e la provincia di Ragusa, non sono un paese civile? Può darsi. Noi esigiamo che il territorio ibleo venga incluso tra quelli che usufruiscono di finanziamenti per le ferrovie; e se questi finanziamenti sono pochi, che siano pochi ma per tutti. Esigiamo la realizzazione di un sistema di mobilità ferroviaria di tipo metropolitano provinciale – scrive la Cub – che colleghi tutti i comuni della tratta, da Ispica ad Acate, e funga anche da metroferrovia urbana nel tratto interessante il capoluogo. Esigiamo la riapertura degli scali merci chiusi in provincia di Ragusa. Attorno a questi obiettivi minimi chiediamo una mobilitazione sincera e costante, ma anche indignata e forte. Nessuno si permetta di calpestare la nostra dignità – sottolineano i ferrovieri – e nessuno si permetta di fingere solidarietà e impegni senza crederci, perché rafforzerebbe, com’è sempre accaduto, la politica di chi sta per azzerare la ferrovia iblea”. I ferrovieri lanciano un appello alla mobilitazione per la manifestazione prevista sabato 21 gennaio, alle 10.00, con raduno alla stazione centrale di Ragusa. “Sarà una manifestazione all’insegna di due sole parole d’ordine – conclude la Cub trasporti – rilancio o chiusura definitiva della rete ferroviaria iblea”.

AUTOSTRADA SIRACUSA-GELA, LA CGIL CHIEDE CERTEZZE

“Sottostare ai diktat europei in materia di finanziamenti ad infrastrutture strategiche, come l’autostrada Siracusa Gela, rischiando di far venir meno la compartecipazione al finanziamento di questa importante arteria del sud-est della Sicilia, (il cui progetto era stato preventivamente approvato dalla Commissione Europea stessa), rischia di creare una situazione talmente ingarbugliata da compromettere la realizzazione stessa dell’opera”. A lanciare l’allarme sono il segretario provinciale della Fillea Cgil di Ragusa, Paolo Aquila, ed il Segretario Regionale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino. “Sono in ballo 627 milioni di euro che assicurerebbero lavoro ad almeno duemila lavoratori edili per i prossimi cinque anni, ridando fiato ad un settore che negli ultimi tre anni ha perso più del 30% degli addetti nelle tre province interessate alla realizzazione dell’opera medesima, ossia Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. L’Assessore Regionale alle infrastrutture – affermano i due dirigenti sindacali – ha dichiarato che sosterrà le ragioni per fare in modo che l’Europa riveda la sua impostazione e dia la liberatoria a quella parte dei finanziamenti che consentirebbe l’avvio dei lavori poiché già la fase istruttoria è stata esaurita e si è in condizione di porre la prima pietra. Per parte nostra sollecitiamo l’intera classe politica siciliana ed i sindaci dei comuni, interessati alla realizzazione dell’opera, a mettere in atto tutte le necessarie pressioni perché questa parte della Sicilia non venga mortificata”, concludono i due sindacalisti che non escludono di protestare anche a Bruxelles.

AUTOSTRADA RAGUSA-CATANIA ALTRO PASSO AVANTI

L’Anas ha provveduto all’invio delle lettere di invito ai due concorrenti prequalificati per l’affidamento in projet financing della concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dell’autostrada Ragusa-Catania.”Questo ulteriore passo in avanti – dichiara l’on. Riccardo Minardo dell’Mpa – ci rende fiduciosi sul prosieguo dell’iter per la realizzazione di questa infrastruttura”.

Manifestazione per lo sviluppo ibleo

Il raduno dei manifestanti è previsto alle 9.30 di sabato 14 gennaio, in via Zama, a Ragusa. Il corteo si snoderà da via Carducci, sino a piazza San Giovanni, dove interverranno rappresentanti delle forze produttive, economiche, datoriali e sindacali e disoccupati, giovani e precari.

Incidente per un tombino sconnesso Chiesto maxi risarcimento al Comune di Ragusa

Il manto stradale è sconnesso? Il Comune rischia di pagare un risarcimento, tramite l’assicurazione con la quale ha un contratto. Un fatto che accade spesso, ma la novità sta nella richiesta. Una ragazza, infatti, ha domandato al Comune un maxi “indennizzo” di 250.000 euro, ossia mezzo miliardo di vecchie lire, tramite il Tribunale civile. L’11 dicembre del 2010, come segnalato nella richiesta indirizzata anche al Comune, la ragazza era in sella al motorino del padre, in via Fieramosca. Giunta nei pressi del civico 131, a causa del manto stradale “fortemente dissestato e con buche”, ha perso il controllo del mezzo. E’ finita per terra riportando gravissime lesioni. Il referto parlava di “grave trauma cranico – encefalico con frattura a carico delle ossa della base cranica e paralisi del VII di destra”. Una diagnosi assai grave, proprio per via della paralisi del nervo. Per questo motivo la giovane ha deciso prima di chiedere il risarcimento al Comune, poi di adire le vie legali. A seguire la vicenda, per il Comune, è l’avvocato Sergio Boncoraglio. Il Comune contesta la richiesta, per alcune motivazioni, in quanto, tra l’altro, la buca non sarebbe stata particolarmente “insidiosa”. Nella prima udienza, l’avvocato Boncoraglio ha chiesto la chiamata in causa della Liguria Assicurazione, compagnia con la quale il Comune è assicurato. Il processo è stato quindi aggiornato a maggio.

ERGASTERION TORNA VENERDI’ A RAGUSA

Fucina di archeologia, ciclo di incontri promosso da SiciliAntica Ragusa, tornerà venerdì 13 nell’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla alle 17.30 per parlare di “Valorizzazione e gestione dei Beni culturali”. Il primo intervento sarà a cura di Annamaria Sammito, funzionario archeologo del Parco archeologico di Cava Ispica, su “La valorizzazione e la fruizione del patrimonio archeologico ibleo” (come, ad esempio, la necropoli di Kamarina). Sarà poi Monia Intrivici, laurea in Architettura presso l’Università di Palermo, ricercatore storico-architettonico presso l’Arcidiocesi di Siracusa, a parlare di “Sanctus Phochas: l’architettura cristiana, la luce, le geometrie”. Infine il trio composto da Daniele Pavone (laurea in Scienze dei Beni culturali, indirizzo archeologico presso la Università di Catania), Antonio Chessari (laurea in Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale presso l’Università di Reggio Calabria) e Gaetano Piccione (laurea in Geologia applicata alla gestione del territorio e delle sue risorse presso la Università di Catania) si soffermerà su “La valorizzazione dei Beni culturali in provincia di Ragusa. Nuove tecnologie per l’archeologia e lo studio del territorio”.

Manifestazione per lo sviluppo L’adesione della Cna e del Pd

Anche la presidenza provinciale di Cna Ragusa ha ribadito la propria convinta adesione alla manifestazione “Tutti insieme per il rilancio ibleo” organizzata dal tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro. Le cinque proposte per sostenere le famiglie, difendere il lavoro e sviluppare le imprese, venute fuori dalle riunioni del tavolo, sono sostenute con forza dalla Cna provinciale di Ragusa che si sta organizzando al meglio per garantire la migliore partecipazione dei propri associati alla manifestazione. Anche il partito democratico ibleo annuncia la propria adesione e partecipazione all’iniziativa di mobilitazione. “Le proposte per il rilancio dice il segretario provinciale, Salvo Zago, – sono temi centrali che riguardano la vita di tutti i cittadini, emergenza gap infrastrutturale, crisi agricola e difficoltà delle piccole e medio imprese”.

ESCURSIONE CAI

La sezione di Ragusa del Club Alpino Italiano riprende l’attività. Domenica 15 escursione di bassa difficoltà all’interno della cava della Misericordia, su strada sterrata e su sentiero, per una lunghezza di percorso di circa sei chilometri e con un dislivello di cento metri in discesa e altrettanti in salita. La partenza è prevista alle 9 dalla barra dell’area del Demanio Forestale di contrada Prato. Info su www.cairagusa.org.

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