28-03-2024
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Archivi giornalieri: 16/07/2012

Ragusa brucia

E’ stata una nottata d’inferno per vigili del fuoco, personale del Corpo forestale e della protezione civile. Alle prime luci dell’alba anche un canadair, insieme ad un elicottero, hanno finalmente domato le fiamme, anche se per l’intera giornata è stato necessario tenere sott’occhio l’intera area delle vallate a sud ovest della città andate in fumo. Cento ettari di area boscata divorati dalle fiamme. In rapida successione, dalle sedici di domenica i focolai sono divampati in tanti punti: contrada Cilone-Scassale, Coste del Diavolo, contrada da Monte, contrada Tabuna. E poi incendi più piccoli, ma che hanno pur sempre causato allarme, nella zona del Lidl e della scuola Quasimodo. La città cinta d’assedio dal fuoco, e i sospetti sulla presenza di un piromane o più di uno sono sempre più forti. Sarebbe stato avvistato qualche soggetto sospetto nell’area dei roghi, ma non è stato possibile fermarlo. Per diverse ore la vecchia strada che da Modica porta a Ragusa è stata interamente chiusa al traffico veicolare. Un gruppo della protezione civile comunale (coordinata dal neo responsabile, Marcello Dimartino) è stata costantemente a supporto dei vigili del fuoco. Ha prestato il proprio servizio, con dodici uomini tra volontari e personale dipendente, sia in contrada Tabuna che nella zona dell’Ospedale Civile per evitare che anche lì scoppiasse un incendio. E poi a San Leonardo, dove il personale della Forestale è intervenuto perchè le fiamme stavano minacciando anche l’impianto di sollevamento idrico comunale. In campo tutte le squadre dei vigili del fuoco coordinate dal funzionario di turno Riccardo Russo. E’ stato necessario bloccare anche il tratto ferroviario fra Ragusa e Modica, che costeggia la strada statale 115. Per tutta la notte è caduta abbondante cenere, mentre l’aria, in diversi punti della città, era irrespirabile. Decine di persone hanno continuato, per tutta la notte, ad osservare quanto stava accadendo in una delle vallate più suggestive dell’altopiano ibleo. Il rogo, dalla colline del Prato, ha divorato centinaia di pini, distrutto sterpaglie e macchia mediterranea, andando a divorare la campagna antistante il cimitero di Ragusa superiore. Per fortuna le abitazioni rurali presenti in zona sono state soltanto lambite dalle fiamme, ma non si è registrato alcun danno a persone o cose.

Controlli in aziende agricole e zone rurali: un arresto.

Gli agenti del commissariato di polizia di Vittoria hanno arrestato Vlad Nicusor, romeno di 24 anni, ritenuto responsabile del reato di rapina in concorso con altri soggetti da identificare. Le indagini sono scaturite dal ritrovamento, nel corso dei pattugliamenti in contrada Macchioni, occultato da un cumulo di sterpaglie, di un moderno ed efficiente trattore agricolo. Gli accertamenti eseguiti hanno consentito di risalire al proprietario del mezzo che veniva rintracciato e con la cui collaborazione si ricostruiva l’intera vicenda. Il proprietario del mezzo è titolare di una azienda agricola a Piano Stella dove d’abitudine lascia dimorare un giovane romeno, suo bracciante agricolo, per dissuadere eventuali ladri. La sera prima, il romeno tratto in arresto, con altri complici, si è presentato preso l’azienda agricola, dove sotto minaccia di morte, ha costretto il giovane custode ad aprire i cancelli e le porte in ferro, impossessandosi del trattore agricolo e trafugando dalla casa rurale del fondo, due computer portatili, utensili Bosch, un binocolo, un telescopio ed altri oggetti. Il mezzo agricolo ha un valore di 17.000 euro. Il giovane bracciante agricolo, solo il mattino successivo, chiamato dal datore di lavoro, riferiva, in un primo momento, che durante una sua breve assenza, ignoti ladri avevano fatto man bassa del trattore e di altri beni. Solo quando il datore di lavoro si è recato in campagna, il bracciante ha raccontato esattamente come erano andati i fatti. Il ritrovamento del trattore e le immediate indagini hanno portato al fermo di Vlad Nicusor.

Coltivazione di droga fra gli ulivi Arrestato un incensurato

Una piantagione di marijuana è stata individuata dai carabinieri della compagnia di Vittoria all’interno di un terreno agricolo situato in contrada Gaspanella, coltivato ad ulivi. Un disoccupato incensurato di Niscemi, Vincenzo Pitrolo di 44 anni, residente a Vittoria è stato arrestato per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti. Ogni pianta di cannabis era alta circa 2 metri.

Prostituzione davanti al mercato ortofrutticolo di Vittoria Arrestato favoreggiatore

Per favoreggiamento della prostituzione i Carabinieri del nucleo radiomobile di Vittoria hanno arrestato un bracciante agricolo di 54 anni, G.N. vittoriese. Un mese fa i militari avevano arrestato il protettore di una prostituta, l’unica che esercitava il mestiere proprio davanti al mercato ortofrutticolo ipparino. L’opera di favoreggiamento e “assistenza” offerta alla donna dal bracciante agricolo fermato comprendeva anche il rifornimento di acqua e caffè, durante il lavoro della prostituta. Ogni qualvolta la donna si appartava con un cliente, il vittoriese (a bordo di un veicolo parcheggiato nei pressi del mercato) le lanciava un segnale lampeggiando con i fari della macchina, per segnalare e confermare la sua presenza. G.N. è stato trasferito nel carcere di Ragusa.

ASP, ESCE GILOTTA ENTRA CIRIGNOTTA

Questo martedì si svolgerà il passaggio di consegne dall’ex manager dell’Azienda sanitaria provinciale Ettore Gilotta, al commissario straordinario dell’Asp, Salvatore Cirignotta. Il funzionario nominato pochi giorni addietro dall’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, a seguito delle dimissioni del direttore generale Gilotta, è originario di Vittoria. “Devo ammettere che non conosco la realtà sanitaria iblea – afferma il commissario Cirignotta -; ho sempre lavorato fuori, soprattutto a Palermo. Quello che posso dire è che resterò chiuso negli uffici di Ragusa sino a mercoledì per cercare di acquisire quante più informazioni possibili, che mi saranno trasmesse sia attraverso le consegne verbali e scritte del manager, che tramite il direttore sanitario e il direttore amministrativo dell’azienda”. Tante controversie attendono il commissario straordinario salutato dall’assessore regionale Francesco Aiello come il “portatore di una azione rivolta alla ricostruzione della tessitura di un progetto unitario della sanità iblea, nel rispetto delle indicazioni di risparmio e controllo della spesa prescritte dalla pianificazione senza pregiudizi verso i territori e soverchierie verso chicchessia”. Il momento non è facile e Cirignotta ne è consapevole. “Ho una lunga esperienza e sono abituato a lavorare senza guardare l’orologio; spero che i miei prossimi collaboratori non me ne vogliano – dice il commissario dell’Asp di Ragusa, attuale direttore generale dell’Azienda sanitaria di Palermo – ma quello che penso è che la realtà sanitaria iblea sia ingarbugliata perché in questa provincia vi sono tanti grossi Comuni, Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso e ognuno di loro rivendica servizi, esigenze, strutture. Ogni cambiamento e fase di transizione è sempre difficile da accettare: cercherò di fare del mio meglio”. Fra le categorie che attendono con ansia l’insediamento del commissario Cirignotta vi è quella dei precari. Negli ultimi mesi le trattative fra i precari, i rappresentanti sindacali e la direzione generale dell’Asp sono state molto difficili da portare avanti. A un certo punto c’è stata una rottura, anche se non ufficiale. L’ex manager ha proseguito sulla strada delle esternalizzazioni, cioè affidando appalti a ditte esterne e lasciando i precari a casa, totalmente disoccupati. Fra l’altro la difficoltà attuale è accresciuta dalla complessità del momento contingente, essendo il periodo estivo, con i Pronto soccorso intasati, carenza di personale, posti letto ridotti nei vari reparti, lavoratori super occupati in alcune unità ospedaliere e quindi a volte impossibilitati a prendere le ferie, e nello stesso tempo precari senza lavoro. Il lavoro di Cirignotta potrebbe concludersi entro un breve margine di tempo, prima che venga nominato un altro direttore generale. “Come sempre opererò nel rispetto dell’unica priorità possibile – conclude il commissario straordinario Asp, Cirignotta – che è quella del prestare la logica al servizio del cittadino”.

RAGUSA NELLA MORSA DEGLI INCENDI A fuoco Scassale e Cava Misericordia

Domenica pomeriggio e lunedì di fuoco nel capoluogo. Nella giornata di domenica a poca distanza l’uno dall’altro, sono divampati diversi incendi che hanno funestato tutta l’area a sud ovest della città di Ragusa. In pratica la zona delle vallate, da Scassale fino a contrada Tabuna. Non è escluso che possa esserci la mano di un piromane, anche perché alcune aree erano già state attaccate dalle fiamme qualche giorno fa. Il primo allarme proprio in contrada Tabuna, in una zona che era stata risparmiata dal grande incendio della scorsa settimana. Sul posto, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco, anche la Protezione civile comunale che ha lavorato a supporto dei pompieri. Di continuo le autobotti che hanno fatto la spola per gli idranti. Apprensione per la presenza in zona di un deposito di fuochi pirotecnici. L’area è stata presidiata per l’intero pomeriggio, ma per fortuna, intorno alle 20, c’erano ormai solo piccoli focolai tenuti sotto controllo dai vigili del fuoco. Poco dopo le 16 è divampato l’incendio più grosso, quello che ha devastato l’area di contrada Scassale. In più punti, le fiamme hanno mandato in fumo alberi e sterpaglie dell’intera vallata che sovrasta il San Leonardo. Il rogo, a quanto pare, è partito dalla zona superiore, da contrada Patro, dove ci sono le antenne delle emittenti televisive e diverse aziende agricole. Poi la scia di fuoco ha iniziato a scendere a valle, proprio di fronte il cimitero di Ragusa Superiore. Ma il fronte si è esteso a tutta la vallata, quella di cava Misericordia, creando non pochi problemi. Anche in questo caso stato necessario l’intervento della Protezione Civile, in considerazione pure del fatto che a valle, dove c’è il San Leonardo, si trovano alcune abitazioni. Oltre alle squadre dei vigili del fuoco, anche la Forestale che è intervenuta con uomini e mezzi per domare l’incendio che ha mandato in fumo tantissimi alberi di pino. Sono stati inviati anche due elicotteri per continui lanci di acqua, trattandosi tra l’altro di una zona impervia, difficilmente raggiungibile. Atteso per ore anche l’arrivo dei moderni mezzi Fire Box, che però non sono mai giunti sul territorio ibleo. Un’enorme scia di fumo scuro ha avvolto la città, ed è stata visibile da ogni zona, anche da via Archimede. Tanta gente, nonostante fosse di domenica e nonostante il forte caldo, si è avvicinata alle ringhiere di via Generale Cadorna (per tutti i ragusani la strada della Serra) da dove si può ammirare la vallata, fino al cimitero e, in alto, più, in là, fino alla strada che porta a Chiaramonte e Giarratana. A sentire qualche anziano, un incendio così vasto non si era mai visto, considerato appunto che il rogo ha colpito tutta la zona sud ovest della città, quella appunto delle vallate, con scorci paesaggistici di assoluto pregio. Ma il fuoco non si è fermato a queste zone. Nel tardo pomeriggio un altro fronte, sotto l’ospedale Paternò Arezzo di Ibla, in terreni che costeggiano la vecchia strada che da Ragusa porta fino a Modica. Questo incendio è stato domato più facilmente, ma l’altro fino a tarda sera risultava difficile da gestire per via della vastità dei luoghi interessati. Per alcune ore è stato interdetto il traffico ferroviario.

RAGUSA NELLA MORSA DEGLI INCENDI A fuoco Scassale e Cava Misericordia

Domenica pomeriggio e lunedì di fuoco nel capoluogo. Nella giornata di domenica a poca distanza l’uno dall’altro, sono divampati diversi incendi che hanno funestato tutta l’area a sud ovest della città di Ragusa. In pratica la zona delle vallate, da Scassale fino a contrada Tabuna. Non è escluso che possa esserci la mano di un piromane, anche perché alcune aree erano già state attaccate dalle fiamme qualche giorno fa. Il primo allarme proprio in contrada Tabuna, in una zona che era stata risparmiata dal grande incendio della scorsa settimana. Sul posto, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco, anche la Protezione civile comunale che ha lavorato a supporto dei pompieri. Di continuo le autobotti che hanno fatto la spola per gli idranti. Apprensione per la presenza in zona di un deposito di fuochi pirotecnici. L’area è stata presidiata per l’intero pomeriggio, ma per fortuna, intorno alle 20, c’erano ormai solo piccoli focolai tenuti sotto controllo dai vigili del fuoco. Poco dopo le 16 è divampato l’incendio più grosso, quello che ha devastato l’area di contrada Scassale. In più punti, le fiamme hanno mandato in fumo alberi e sterpaglie dell’intera vallata che sovrasta il San Leonardo. Il rogo, a quanto pare, è partito dalla zona superiore, da contrada Patro, dove ci sono le antenne delle emittenti televisive e diverse aziende agricole. Poi la scia di fuoco ha iniziato a scendere a valle, proprio di fronte il cimitero di Ragusa Superiore. Ma il fronte si è esteso a tutta la vallata, quella di cava Misericordia, creando non pochi problemi. Anche in questo caso stato necessario l’intervento della Protezione Civile, in considerazione pure del fatto che a valle, dove c’è il San Leonardo, si trovano alcune abitazioni. Oltre alle squadre dei vigili del fuoco, anche la Forestale che è intervenuta con uomini e mezzi per domare l’incendio che ha mandato in fumo tantissimi alberi di pino. Sono stati inviati anche due elicotteri per continui lanci di acqua, trattandosi tra l’altro di una zona impervia, difficilmente raggiungibile. Atteso per ore anche l’arrivo dei moderni mezzi Fire Box, che però non sono mai giunti sul territorio ibleo. Un’enorme scia di fumo scuro ha avvolto la città, ed è stata visibile da ogni zona, anche da via Archimede. Tanta gente, nonostante fosse di domenica e nonostante il forte caldo, si è avvicinata alle ringhiere di via Generale Cadorna (per tutti i ragusani la strada della Serra) da dove si può ammirare la vallata, fino al cimitero e, in alto, più, in là, fino alla strada che porta a Chiaramonte e Giarratana. A sentire qualche anziano, un incendio così vasto non si era mai visto, considerato appunto che il rogo ha colpito tutta la zona sud ovest della città, quella appunto delle vallate, con scorci paesaggistici di assoluto pregio. Ma il fuoco non si è fermato a queste zone. Nel tardo pomeriggio un altro fronte, sotto l’ospedale Paternò Arezzo di Ibla, in terreni che costeggiano la vecchia strada che da Ragusa porta fino a Modica. Questo incendio è stato domato più facilmente, ma l’altro fino a tarda sera risultava difficile da gestire per via della vastità dei luoghi interessati. Per alcune ore è stato interdetto il traffico ferroviario.

NOVITA’ IN SENO ALL’MPA

Il convegno di Roma del 7 luglio del Movimento per l’Autonomia ha visto entrare tra i 138 componenti del cosiddetto “parlamentino” del MpA nazionale cinque rappresentanti della provincia di Ragusa: Riccardo Minardo, Paolo Roccuzzo, Giovanni Cappuzzello, Letizia Leggio (per le donne), Giovanni Gurrieri (per i giovani). Il “parlamentino” sarà impegnato a breve per approvare il nuovo statuto del partito. Inoltre, a livello locale, il commissario provinciale del MpA, Paolo Roccuzzo, nell’assemblea di venerdì 13 svoltasi a Ragusa, ha provveduto alla nomina dei commissari cittadini, condivisa dall’on. Riccardo Minardo, presente all’assemblea: Giampaolo Noto per Monterosso Almo, Michele Leontini per Ispica e Ignazio Inclimona per la città di Scicli, i quali vanno a completare l’organico provinciale già operante in provincia e che risulta formato da: Giovanni Cappuzzello (Ragusa), Giuseppe Minardi (Modica), Giovanni Licitra (Acate), Toti Miccoli (Vittoria), Peppe Balistrieri (Santa Croce), Peppe Caruso (Comiso), Cettina Carpenzano (Pozzallo), Pino Morando (Chiaramonte Gulfi) e Giuseppe Digregorio (Giarratana).

PODISTICA RAGUSA-SCICLI, TRIONFANO TARANTO E MIRONE

Si è disputata domenica mattina la III edizione della gara podistica “Ragusa – Modica – Scicli” di 24 chilometri, organizzata dal Csain di Ragusa con la collaborazione tecnica della società sportiva “No al doping” e la partecipazione dell’Associazione volontari italiana sangue (Avis) delle tre cittadine coinvolte nella manifestazione. A curare il servizio di cronometraggio è stata l’Asd Cronometristi “Hyblea” di Ragusa. I 52 atleti partecipanti al duro impegno podistico, tra il barocco delle tre città patrimonio mondiale dell’Unesco, sono partiti alle 7.10 del mattino da piazza Pola a Ragusa Ibla, hanno percorso la vecchia ss 115, caratterizzata da diversi falsipiani e che sovrasta la panoramica Valle dell’Irminio, per poi dirigersi a Modica, “Città delle 100 chiese” dove hanno attraversato c.so Umberto e da qui raggiunto, attraverso via Fiumara, il “Chiano di S. Bartolomeo” a Scicli dove è stato collocato l’arrivo. Per la categoria assoluti maschili, a tagliare per primo il traguardo è stato il vittoriese Vincenzo Taranto della società “No al Doping” di Ragusa che ha bloccato i cronometri a 1h32’22″15 e abbassando il nuovo record del percorso di 1’45″65, al secondo posto si è piazzato il palazzolese Santo Monaco della società Placeolum di Palazzolo con il tempo di 1h35’00″12, mentre il terzo gradino del podio è stato occupato dal ragusano Gianluca Carfì della società Padua di Ragusa con il tempo di 1h38’00″15. In campo femminile, per la terza volta consecutiva, a salire sul più alto gradino del podio è stata la catanese Fernanda Mirone tesserata Barocco Running Ragusa, che ha coperto la distanza in 1h45’08″21 e migliorandosi rispetto all’anno scorso di ben 5’25″66, al secondo posto si è classificata la modicana Inge Hack della Modipa Athletic Club di Modica con il tempo di 2h08’23″33, mentre l’ultima piazza d’onore è andata ad Elena Piera Ripamonti di Bellano (Lc) tesserata Csi Morbegno che ha bloccato i cronometri a 2h09’59″33. Tra i partecipanti c’era pure chi ha voluto festeggiare il suo primo anniversario di matrimonio, si tratta del ragusano Antonio Grande, marito della vincitrice Fernanda Mirone e che ha lottato fino all’ultimo contro la consorte non riuscendo a precederla per soli 2″80. Al termine della gara sono seguite le premiazioni dei vincitori.

PREMIO RAGUSANI NEL MONDO 2012 ECCO I PREMIATI

In pieno fervore la macchina organizzativa della XVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo, che quest’anno anticipa la data al 4 agosto. Una scommessa che gli organizzatori hanno voluto giocare, ma che dalle prime reazioni sembra sortire un generale gradimento, posto che il Premio viene collocato al centro della stagione estiva, con una minore incidenza del rischio di tempo piovoso, e atteso che comunque era divenuta ormai impossibile la coabitazione con le bancarelle che animano la città a ridosso della Festa di San Giovanni. “Una corsa contro il tempo, per gli ultimi dettagli organizzativi – si legge in un comunicato a firma del direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo, Sebastiano D’Angelo – e la speranza di far quadrare i conti, sullo sfondo della grave crisi economica in corso che ha ridotto la presenza del settore pubblico e fortemente penalizzato l’intervento delle aziende. La Regione spesso si dimentica dell’evento – ha detto ancora D’Angelo e, per il secondo anno consecutivo, salvo sorprese dell’ultima ora, non sarà presente fra gli Enti Patrocinanti!” Una edizione più sobria e contenuta rispetto alle ultime, ma che non mancherà di suscitare ugualmente interesse e curiosità, sia per i momenti di spettacolo e di intrattenimento, per le emozioni della scenografia e dei contributi video, che per lo spessore culturali dei premiati, che privilegiano in particolare il settore della musica (Giovanni Corallo e Giuseppe Cascone), per finire a quello delle professioni (Aldo Fronterrè) e del teatro (Ruben Ricca). Due premispeciali segnalano inoltre l’impegno, la bravura e l’anelito verso un crescente successo di due giovanissimi talenti iblei del canto: Lorenzo Licitra e Rachele Amenta. Di alto profilo il curriculum dei premiati, tutti legati dal comune denominatore dell’amore verso la propria terra. Ruben Ricca, regista, Modica: artista versatile, la sua duttilità gli ha permesso di sperimentare in diverse parti del mondo l’arte del teatro in tutte le sue forme, da attore, autore, regista e produttore artistico. La universalità del suo impegno artistico non gli ha fatto nondimeno dimenticare le sue origini modicane, radicate nel suo animo con un forte e progressivo sentimento di gratitudine verso la terra che diede i natali al nonno, emigrato in Argentina nel 1912. Aldo Fronterrè, chirurgo, Ragusa: medico Chirurgo, interprete delle moderne tecniche di trapianto delle cornee, ha sempre svolto la sua missione medica come servizio per il prossimo, con una chiara ed indiscussa visione deontologica della professione. Universalmente apprezzato per la sua attività chirurgica e accademica, ha ricevuto prestigiosi premi internazionali. Molto popolare anche nella provincia di origine per aver assistito con amore e dedizione diversi conterranei, ha sempre lasciato in loro un sentimento di profonda gratitudine. Cascone Giuseppe, trombettista, Pedalino: Prima Tromba del San Carlo di Napoli, ha svolto un’intensa attività concertistica in tutto il mondo con le più prestigiose Orchestre Nazionali, e con direttori di fama internazionale. Dalla critica definito una delle “Trombe più calde” di Europa, è risultato idoneo anche come Prima Tromba dell’Orchestra alla Scala di Milano, nonché titolare di cattedra accademica. Corallo Giovanni, direttore d’orchestra, Comiso: Partito giovanissimo per Caracas al seguito della famiglia, in breve realizza il sogno di dedicare la sua vita alla musica. Direttore di un coro lirico e della scuola presso l’Istituto nazionale della cultura, fonda presso il Centro Italiano – Venezuelano il coro Giuseppe Verdi, il Conservatorio e l’Orchestra sinfonica giovanile Gazio Casale, con un’intensa attività concertistica in diverse città del Venezuela. Lorenzo Licitra, tenore, premio speciale: Giovanissimo, si dedica da bambino allo studio del canto con passione e dedizione, consapevole della complessità del percorso che conduce al successo nel campo della lirica. Nondimeno la sua voce calda e vibrante ha già conquistato le simpatie di diverse platee internazionali e nazionali, proiettandolo verse ambiziose mete che, con pazienza e persistente spirito di sacrificio, si schiuderanno nel suo percorso artistico. Amenta Rachele, cantante, premio speciale: Talento precoce e virtuoso del canto, ha conquistato con le sue doti timbriche la platea nazionale alla trasmissione “Io Canto 3” di Canale 5, meritandosi l’appellativo di nuova Aretha Flanklyn. Di assoluto prestigio il conseguimento di una Borsa di Studio che gli varrà la partecipazione ad un corso di perfezionamento tenuto direttamente da uno dei più grandi compositori viventi, Giulio Mogol.

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