26-04-2024
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Archivi mensili: Giugno 2013

La droga nascosta tra le mutande: era destinata ad un detenuto di contrada Pendente

Avevano messo la droga, due involucri di polvere bianca, all’interno degli slip nel pacco destinato al loro congiunto ristretto nel carcere di Ragusa. L’escamotage dei familiari del detenuto, però, non è passato inosservato agli agenti di Polizia penitenziaria della Casa Circondariale di contrada Pendente che hanno bloccato il pacco e denunciato l’accaduto all’autorità giudiziaria.

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Ragusano colto da malore muore in un residence di Santa Croce

Si svolgeranno domenica mattina, alla chiesa dell’Ecce Homo, a Ragusa, i funerali di Maurizio Canzonieri, il 40enne ragusano trovato morto, venerdì mattina. nel residence in cui lavorava a Santa Croce. Non vedendolo al lavoro, i colleghi si sono insospettiti. E così, nella sua stanza, hanno fatto la tragica scoperta. Secondo il medico legale sarebbe morto nella notte, stroncato da un malore.

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FESTA DEL RIFUGIATO

mani extracomunitariL’edizione 2013 della Festa del Rifugiato si celebrerà a Modica giovedì 20 giugno al cantiere educativo “Crisci ranni” nell’area attrezzata padre Basile in via Fontana e prevede alle 20 la proiezione di un video che sull’esperienza del Centro Babel e, quindi, una cena multietnica curata dal gruppo “L’italiano per amico”, promosso dal Coordinamento “I sentieri di Isaia”.

ECO TRAIL DELLA LUNA PIENA

caiIl 23 giugno si correrà il 2° Eco Trail della Luna Piena con raduno alle ore 20,30 al Romitorio del Cai presso Cava Misericordia a Ragusa Ibla. E’ prevista anche una Camminata Moonlight. Informazioni al 328. 0006568 o al 331.5785084.

Pozzallo, presentata la nuova Giunta Municipale

luigi ammatunaVenerdì mattina, il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ha presentato la nuova compagine amministrativa, composta dagli stessi assessori che avevano iniziato il cammino, un anno fa, insieme a lui; vale a dire Rossella Smarrocchio, Francesco Gugliotta e Marco Sudano. Manca il quarto assessore, Giovanni Colombo di Sel. Il Sindaco ha affermato di aver azzerato la Giunta per una verifica politica, al fine di capire se sussistevano ancora le condizioni per portare avanti insieme l’azione amministrativa.

LA MALA ORA DI COSENTINI, E L’ANTIPOLITICA DEL PD

Ragusa-Ponti2“Quell’immobile vita non aveva proprio nulla di pacifico, era l’immobilità di una forza implacabile che covava un imperscrutabile disegno”. Sì, come in Cuore di tenebra, queste giornate prima del ballottaggio, in attesa del destino finale, scorrono, a Ragusa, con la paziente immensità dello stupore. Cosentini conta e riconta il suo bottino, ma avvampa e rabbrividisce sentendo ovunque la presenza del giovane competitore, Federico Piccitto. Come in una febbre malarica, non si distinguono i volti di chi sta intorno al sofferente. Il PdL che si era precipitato dal vecchio alleato, ha odorato qualcosa, e si è retratto con formula educata più che ambigua. E così l’avvocato Assenza irrompe con nettezza ricordando che oltre alla libertà di coscienza, gli elettori del Pdl dovranno riconoscere la malapolitica. E’ questa la nuova linea di confine tracciata dalle circostanze: malapolitica o cambiamento. No, non era preparato Cosentini a questa svolta. La loro Ragusa che si fa rigirare come una pupa di pezza, e, strattonata, volge sempre il musetto ben truccato e compiacente al padrone, non è città d’agguati. Cosa è accaduto, dove si è schiantato il rassicurante conformismo? Nella malapolitica: una specie di troppo pieno. Una volta raggiunto questo limite, le reazioni sono incontrollabili. La moderata Ragusa poteva reggere un clientelismo di prossimità, bonario e diffuso, non la spudoratezza. Tanti gli esempi della tracimazione: centinaia di atti di compravendita stilati qualche ora prima della trasformazione dei terreni da agricoli e edificabili, il massacro del paesaggio, i rifiuti gestiti con noncuranza medievale con il gestore che incassava cifre da capogiro non dovute, l’acqua inquinata per incuria, superficialità, omertà e sempre con la stessa ditta premiata con proroghe e silenzià Per non parlare dello stile di vita che ha fatto di Dipasquale il Formigoni degli iblei; un viaggio continuo che ha convinto il sostituto Cosentini – costretto a indossare più e più volte per assenza del titolare la fascia tricolore – sulla inevitabilità della successione. E più la comunità era offesa e disturbata, più lo scollamento tra la malapolitica ed i cittadini cresceva e così il giudizio schifato e impotente. Ma c’è una cosa che più delle altre, più dei volgari affari della cricca, traccia il distacco tra classe politica e governati: la salute. Da anni Ragusa, un capoluogo, ha un ospedale che non offre garanzie di tempestive e idonee cure in chirurgia, per scandali, inchieste, trasferimenti, vuoti di personale medico, ma l’ex sindaco ha sempre ignorato quanto queste carenze e difficoltà incidessero nella vita della comunità. Questa mancanza di intervento su una questione importantissima è il simbolo della inviolabilità fra i poteri. Nello Dipasquale e Cosentini mettono i cartelloni per dire no all’elettrodotto, una battaglia di retroguardia paragonabile al no alle trasfusioni di sangue, e non dicono una parola sul rischio continuo per un reparto di chirurgia non degno di un capoluogo. Le mani sulla città riguardano cemento, appalti, assunzioni, non toccano i temi collettivi. Altre mani se ne devono occupare, nonostante la legge dica che un sindaco è il primo responsabile per la salute dei cittadini. Quando Calabrese del Pd tenta di stordire gli elettori brandendo il fantasma dell’antipolitica, volutamente dimentica che il governo che vuole sostenere si regge – e infatti Cosentini sin dall’inizio della sua lunghissima campagna elettorale ha dichiarato la continuità con il passato dipasqualiano – sulla trascuratezza per i beni collettivi. Federico Piccitto e tutti gli altri che lo sostengono vogliono sovvertire l’azione di governo: non più lobby e corporazioni al centro del governo, solo gli interessi prevalenti dell’intera comunità. Il Pd per sette anni ha denunciato questo sistema, poi è prevalsa una forma di stanchezza umanamente comprensibile – è duro resistere all’ingiustizia e all’isolamento – ma questa resa è politicamente inaccettabile perché nulla muta nel passaggio Dipasquale – Cosentini. La vera antipolitica è proprio la stanchezza che ha colpito il partito democratico, un sentimento di rabbiosa rinuncia e di accaparramento di posizioni individuali. Federico Piccitto e tutti gli altri che lo sostengono sono diversi, vogliono cacciarla la malapolitica. Ancora Conrad in Cuore di tenebra: “L’aria era calda, spessa, pesante, torbida… ippopotami e alligatori prendono il sole fianco a fianco su argentei banchi di sabbia”.

NINA GULINO CORRE A ROTONDI (AVELLINO)

Nina Gulino in garaLa campionessa del Team Bike Ragusa Nina Gulino, dopo i successi in serie ottenuti nelle ultime settimane, correrà domenica 16 giugno, nella Granfondo del Partenio che si tiene a Rotondi (Av). E’ una gara valida come quinta prova del giro della Campania off-road 2013 promosso dalla Federazione ciclistica italiana, campionato regionale campano granfondo.

FESTA PER I SACERDOTI CHE NEL 2013 COMPIONO 75 ANNI

L'associazione familiari del clero a Ragusa nel 1975E’ nata nell’aprile del 1975. Da quella prima assemblea, tenutasi con una grande aria di festa, organizza periodicamente diverse attività. Alcune tra queste diventano appuntamenti e impegni fissi. Stiamo parlando dell’associazione “Familiari del clero” che opera anche nella Diocesi di Ragusa da oramai 38 anni. L’associazione, che vide la luce sotto l’egida dell’allora vescovo di Ragusa, mons. Angelo Rizzo, si propone di ricercare e preparare persone idonee e disponibili ad assistere i sacerdoti nella loro vita domestica e al ministero, facendo opera di sensibilizzazione nei seminari e nelle comunità diocesane e parrocchiali. L’associazione ha voluto promuovere per lunedì 17 giugno un appuntamento molto speciale: alle 17, nella casa di riposo “Maria Schininà” di via Madre Teresa di Calcutta a Ragusa, sarà celebrata la “Festa diocesana dei sacerdoti” che quest’anno compiono 75 anni di età ed anche oltre. Una solenne concelebrazione è in programma per l’occasione. I sacerdoti che saranno festeggiati sono 18: Giuseppe Barbera, Giovanni Battaglia, Vito Bentivegna, Girolamo Bongiorno, Giuseppe Calì, Andrea Cascone, Giovanni Cavalieri, Giuseppe Cintolo, Carmelo Donzella, Carmelo Ferraro, Giorgio Guastella, Luigi La Rosa, Carmelo Leggio, Giovambattista Macca, Giovanni Meli, Salvatore Mercorillo, Giovanni Pluchino, Francesco Vicino.

Hockey, terzo posto per l’Hc Ragusa

hockeyL’HC Ragusa ha egregiamente rappresentato la Sicilia dell’hockey ai play off che si sono svolti a Mori dal 7 al 9 giugno. Nella prima giornata, gli iblei hanno affrontato l’HC Modigliano battendolo per 2-1, grazie al brillante Comitini. Conquistati i primi 3 punti, i ragazzi di Murè si sono imbattuti, nella seconda giornata, nell’HC Savona da cui hanno incassato una sconfitta per 0-5. I liguri sono stati promossi in A2. L’ultima giornata ha, infine, ospitato lo scontro diretto tra i padroni di casa ed i ragusani: l’HC Ragusa si è confrontato con l’HC Alto Adige con cui ha chiuso la partita con un risultato di 7-1 grazie al gol di Tumino V.. La squadra, conquistando il terzo posto, ha ritrovato nuovi stimoli e ha scritto una pagina tutta nuova della storia hockeistica ragusana.

Zona artigianale a Ragusa, sbloccate le procedure Il Comune assegnerà i lotti a 18 imprese

Antonella  CaldareraLa Cna territoriale di Ragusa esprime soddisfazione per lo sblocco delle procedure riguardanti l’assegnazione dei lotti della zona artigianale di contrada Mugno a Ragusa. Nella fattispecie, lo sblocco ha riguardato 18 unità assegnate dal Comune alle imprese utilmente collocate in graduatoria. “L’importante, in questo frangente – dice la coordinatrice territoriale Antonella Caldarera -, è avere incassato il risultato per permettere alle nostre imprese di investire al fine di garantire una crescita economica sul territorio nonostante la gravità del momento di crisi. La Cna auspica, a questo punto, che non si registrino intoppi di sorta e, verificata la regolarità delle procedure, che non siano effettuati eventuali ricorsi che andrebbero ad allungare ulteriormente tempi già dilatati. A questo punto, non possiamo non auspicare che l’Amministrazione comunale si adoperi per la revoca degli altri lotti già assegnati ma i cui titolari hanno espresso formalmente rinuncia rispetto al diritto acquisito, liberando le aree in questione”, conclude la Caldarera.

On. Assenza (PdL): “Riflessione sul ballottaggio a Ragusa”

giorgio-assenza“La prima cosa che vorrei veramente evitare, da politico ma principalmente da privato cittadino, è qualunque tipo di inciucio… innaturale possa malauguratamente sortire dalle urne”. Inizia così una dichiarazione dell’on. Assenza del PdL. “In particolare, questa volta – ha dichiarato ancora Assenza mi riferisco alla tornata elettorale prossima ventura, cioè al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Ragusa”. Il deputato regionale del Pdl, Assenza, continua: “Vorrei per quel che mi è consentito, non essendo io un abitante ed elettore del capoluogo ibleo, lasciar libertà di coscienza (che sia di voto come di astensione) ai ragusani. Mi sembra la giusta scelta etica – conclude Assenza – anche alla luce della vulgata che corre: tra la antipolitica e la politica, bisogna scegliere la seconda. Potrei anche esser d’accordo, a patto che questa non sia una malapolitica”.

Dragaggio porto piccolo di Pozzallo

4938_porto_di_pozzalloNella giornata di lunedì 17 giugno, il Dott. Petrilla, Dirigente del servizio demanio marittimo, assessorato territorio e ambiente della Regione Sicilia, apporrà la firma sul documento che autorizza il dragaggio del porto piccolo di Pozzallo. La notizia è stata diffusa dal Comune di Pozzallo. “Verosimilmente la prossima settimana – afferma il vice sindaco di Pozzallo, Francesco Gugliotta – dal momento che tutte le procedure propedeutiche seguite dal Genio Civile di Ragusa sono già state esitate, partiranno i lavoro di dragaggio del porto piccolo, per ripristinare un fondale adeguato all’ingresso delle barche all’interno del porto”.

A Luci Spente

TEATRO“Teatro Aperto” presenta il gruppo “Uno Nessuno e… Tutto Il Resto” e invita allo spettacolo “A luci spente”, domenica 16, alle 21,00 al Cine Lumière. Ingresso libero. Interpreti: Chiara Tumino, Enzo Santagati, Giacomo Schembari (autore delle musiche), Gianluigi Moltisanti, Giuseppe Giordanella, Veronica Bracchitta, Ilenia D’Izzia che ha ideato, coreografato e diretto lo spettacolo.

Ragusa, la casa per anziani di via Berlinguer diventa sede Polizia municipale

SAMSUNGLa casa protetta per anziani di via Berlinguer, finanziata sedici anni fa dalla Regione non aprirà i battenti. Nonostante un primo lotto funzionale sia stato collaudato nel marzo dell’anno scorso grazie ad interventi economici aggiuntivi del Comune per un importo totale di oltre 1,5 milioni di euro. Il motivo? In Comune spiegano che l’idea era quella di affidare la gestione della struttura a soggetti del settore sociale. Tuttavia, ad oggi, nessuno si sarebbe fatto avanti. E così si è optato per il cambio di destinazione d’uso, da casa per anziani a sede del Comando della Polizia municipale. La decisione è stata presa dal Commissario, Margherita Rizza, nei giorni scorsi, sulla base di due relazioni. Una del dirigente del settore Gestione infrastrutture, Michele Scarpulla, di fine maggio, ed un’altra, del mese di febbraio, del comandante della Polizia municipale, Giuseppe Puglisi. Se nella prima si suggerisce il cambio di destinazione d’uso per i motivi appena citati, nell’altra emerge come le condizioni dell’attuale Comando di via Spadola siano inadeguate e, in qualche caso, non rispettose delle norme. Il 2 febbraio di quest’anno, il neo comandante dei Vigili Urbani aveva inviato una relazione al Commissario, all’ingegnere Scarpulla e al segretario generale Benedetto Buscema. Il comandante Puglisi rilevava che “l’attuale allocazione della sede risulta inadeguata non solo rispetto al numero complessivo delle unità assegnate al Settore IX, pari a 72, ma anche con riguardo alle modalità di svolgimento degli atti e relativi procedimenti amministrativi, giudiziari e di pubblica sicurezza”. Ed in particolare, dalla relazione si evince che “l’attuale sede non solo non permette – in modo integrale – di poter ottemperare a quanto previsto dal Testo coordinato, decreto legislativo 106 del 2009, e dalla normativa in materia di privacy, ma anche alle recenti disposizioni, legislative e regolamentari, vigenti nella materia in esame”. Un esempio concreto: “Basta far riferimento – scrive ancora Puglisi – all’attuale allocazione dell’apparecchiatura relativa alla videosorveglianza e zona a traffico limitato che è stata installata nella stessa stanza in cui si trova l’addetto alla sala operativa del Comando. Tale status si pone in violazione non solo con il regolamento comunale vigente in materia, ma anche con una specifica circolare del Ministero degli Interni. Gli attuali locali – continua Puglisi nella relazione – non permettono di rispettare quanto previsto dal decreto legislativo 196/2003 in materia di trattamenti dati proprio a causa della carenza di stanze”.

Paola Mauriello confermata capitano della Passalacqua

Paola MaurielloLa Passalacqua Spedizioni Ragusa annuncia la conferma del capitano Paola Mauriello. Con il presidente Gianstefano Passalacqua ha raggiunto un accordo biennale, anche grazie ai buoni uffici dell’agente Danilo D’Ugento che ha favorito il raggiungimento dell’intesa. “Paola Mauriello – ha dichiarato il patron bianco verde – è stata il capitano della promozione in A1 e rappresenta il presente e il nostro prossimo futuro. Conosce bene la serie A1 e credo che anche insieme a lei potremo rendere interessante la nostra partecipazione al massimo campionato”. Il capitano, nonostante sia in vacanza, non fatica a proiettarsi sulla prossima stagione: “Sono contentissima – ha affermato dopo aver firmato il contratto – di essere rimasta. Ci siamo trovati d’accordo su un biennale e questo è sufficiente a capire quanto bene mi sia trovata a Ragusa”.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, ALTRI ARRESTI NELL’OPERAZIONE “BOARDIN PASS”

treUn cittadino somalo di 33 anni, Ahmed Ali, 33 anni, indicato come il capo di una organizzazione criminale dedita all’immigrazione clandestina di cui facevano parte 48 persone, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Boarding pass”. L’arrestato, conosciuto dai connazionali con il soprannome di “Ali Bash”, si occupava di reclutare i migranti accompagnandoli, molto spesso, a destinazione. L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra la squadra mobile di Ragusa, la polizia finlandese e il servizio centrale operativo della polizia di stato. L’uomo, infatti, è stato fermato all’aeroporto di Helsinki mentre stava per imbarcarsi su un volo per Istanbul. Nell’ambito della stessa operazione sono stati arrestati anche Mohamed Ali Adan, di 45 anni, e Ali Ahmed Abdi Nasir, di 32, anche loro somali, in collaborazione con la polizia di Torino e di Pisa.

Acate, denunciati due bracconieri per la cattura di cardellini

Due bracconieri sono stati bloccati in contrada Santissima Lippia, in territorio di Acate, da una pattuglia del nucleo di vigilanza venatoria della Polizia Provinciale, mentre erano intenti a catturare cardellini, una specie particolarmente protetta e, tuttavia, molto ricercata sul mercato per il loro canto straordinariamente melodioso. Durante uno dei controlli, coordinati dal comandante della Polizia Provinciale Raffaele Falconieri, nelle zone rurali dove già in passato erano stati registrati casi di uccellagione, gli agenti hanno notato nei giorni scorsi, ben mimetizzato tra la folta vegetazione un capanno e nelle vicinanze numerose recenti tracce che facevano ritenere molto probabile che in quel luogo si svolgesse attività di bracconaggio. La zona è stata controllata con servizi mirati ed, in effetti, di lì a poco due individui sono stati trovati all’interno del predetto capanno, intenti a manovrare una trappola per la cattura di uccelli, costituita da una rete da pesca fissata a due canne ed azionata manualmente con un filo in cordura. Per attirare nella trappola i fringillidi, si stavano utilizzando due cardellini vivi, di cui uno era legato ad una zampetta con un filo di nylon e l’altro dentro un gabbietta. Il tutto era predisposto in maniera tale che, nel momento in cui gli uccelli, attirati dai richiami vivi, si posavano sul rivolo d’acqua per bere, i due bracconieri azionavano un sistema di chiusura della rete che in tal modo catturava definitivamente gli uccelli. Al momento dell’accertamento risultavano già catturati e tenuti in una piccola gabbia all’interno del capanno n. 11 cardellini vivi e 1 passero, oltre ai due cardellini che servivano da richiamo. I due bracconieri, G.D. Di 40 anni e S.G.M. Di 19 anni, entrambi di Gela, sono stati subito identificati e denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di furto aggravato in danno dello Stato (cosiddetto furto “venatorio”) e maltrattamento di animali. Tutta l’attrezzatura utilizzata per l’atto di bracconaggio è stata sequestrata, mentre i 13 cardellini ed il passero sono stati subito liberati nella campagna circostante.
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MINACCIA I PARENTI CON UN COLTELLO, ARRESTATO COMISANO

Nella tarda serata di giovedì, le Volanti del Commissariato di Vittoria e una pattuglia di Polizia Stradale del Distaccamento di Vittoria, coordinate dalla sala operativa della Questura di Ragusa sono intervenute a Comiso dove era stata segnalata una lite che avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze. Un uomo di 38 anni, Vincenzo Argentino, comisano, in atto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, si era recato in casa della sorella, armato di coltello e dalla strada minacciava i congiunti di morte. L’uomo era ai domiciliari poiché nel mese di gennaio scorso aveva già attentato alla vita di un congiunto. I gravi fatti si erano verificati in via San Biagio a Comiso, in pieno centro cittadino. La vittima era stata colpita in più parti del corpo con un coltello, riportando gravi lesioni. In quell’occasione era stato tratto in arresto per il reato di tentato omicidio. All’esito del giudizio di primo grado, nell’aprile scorso era stato condannato alla pena di anni 3 e mesi 2 di reclusione, scarcerato e posto agli arresti domiciliari. Era in questa situazione processuale e giudiziaria che si trovava giovedì sera, quando colto da un ennesimo raptus di rabbia si è armato di coltello (lungo complessivamente 23 cm con lama di 15), è uscito dalla sua abitazione, evadendo pertanto dagli arresti domiciliari, si è recato sotto casa della sorella ed ha minacciato di morte lei e gli altri familiari conviventi. La tempestiva segnalazione giunta al 113 ha consentito alla Centrale Operativa della Questura di indirizzare su Comiso gli equipaggi di Vittoria, più vicini al luogo dell’evento poiché il Commissariato di Comiso aveva la Volante impegnata su Santa Croce Camerina. Gli agenti giunti sul posto e ricostruiti i fatti si sono messi alla ricerca del 38enne che si era da poco allontanato. Dopo averlo rintracciato hanno pure recuperato l’arma che aveva utilizzato per rafforzare le minacce. Adesso si trova in carcere.
ARGENTINO Vincenzo

MOLESTAVA LA EX E IL NUOVO COMPAGNO, PROVVEDIMENTO DEL TRIBUNALE PER UNO STALKER RAGUSANO

Ancora un caso di stalking a Ragusa. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito, nei confronti di un soggetto ragusano di 45 anni, O.G. le sue iniziali, il divieto di avvicinamento ad una sua ex convivente, una quarantenne anche lei ragusana. L’uomo, accusato di stalking, ha il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, come pure dei familiari della donna. Non può chiamarla, mandarle email. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa Claudio Maggioni su richiesta del Pm Claudia Maone a causa di una serie di azioni vessatorie, vere e proprie rappresaglie inflitte alla vittima ed estese anche all’attuale compagno della donna, consistite in intrusioni nella vita privata appostamenti e inseguimenti per le vie cittadine, culminate con aggressioni fisiche per entrambi. Ed ancora comunicazioni anche telefoniche ripetute e indesiderate al punto da provocare alla malcapitata un grave disagio psichico. La vita della vittima dopo la fine del rapporto di convivenza era diventata particolarmente difficile per il concreto timore di ricevere nuove molestie; aveva paura ad uscire di casa anche per la gestione della quotidianità e incontrare gli amici, temendo seriamente per la propria incolumità personale.
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LE LACRIME DI BERLINGUER SUL CAPO DI CALABRESE

berlinguerNon è un miracolo, è il dolore della sinistra ragusana che sgorga da quel volto sorridente, da quel ritratto amato da tutti gli italiani, non solo da coloro che un tempo erano comunisti. In via Natatelli, angolo Via Roma, primo piano, sede del Pd, il quadro di Enrico Berlinguer si è bagnato, tanto da inondare la scrivania sottostante, quella del segretario cittadino, Calabrese, mentre questi, giovedì pomeriggio, si affannava con telefono e computer ad imporre ai suoi il “Si va avanti come se nulla fosse!”. Era sudato Calabrese in quel frangente, doveva gestire la vergogna, dopo l’annuncio che il PdL si era intruppato con Cosentini. Sapeva, Calabrese, di essere incartato; pensava cosa dire agli iscritti e agli elettori che avrebbero obiettato che qui a Ragusa non c’è alcuna emergenza per giustificare il grande inciucio. Mentre qualcuno nel chiuso della stanza gli ricordava che non si poteva tirare alla lunga con la barzelletta dell’antipolitica dato che Federico Piccitto attraverso i canali istituzionali, ossia la sindacatura, vuol mandare quelli della “mangiucchia” a casa, all’improvviso, ha sentito, Calabrese, che la testa gli si stava via via bagnando. “E che caz… Nanny, fai qualcosa!” – ha gridato al robusto ragazzo che gli sta sempre intorno – “Guarda il soffitto, cade acqua!”. Mobilitazione, militanti incuriositi che accorrono, ma le pareti eranno intatte, asciutte, anche se la scrivania continuava a riempirsi. Piangeva a dirotto Berlinguer, e solo una vecchia signora vedendo che nessuno si rendeva conto di ciò che stava avvenendo, ha compreso l’accadimento, si è accasciata su una sedia e con voce rotta dall’emozione ha sussurato: “Piange, è la questione morale, lui lo diceva sempre, ma noi non l’abbiamo seguito”. Calabrese ha subito chiuso la stanza, ed ha sgombrato il locali, ma la la notizia si è diffusa e corre di strada in strada: “La questione morale, la questione morale, compagni!”. 

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